Il premier italiano Mario Draghi, in vista del prossimo Consiglio europeo, nelle audizioni a Camera e Senato, ha spiegato che durante la pandemia sono stati protetti i posti di lavoro e l'occupazione, con aiutati alle imprese per superare le situazioni di crisi di liquidità; ora bisogna tenere alta la domanda, ha aggiunto il presidente del Consiglio. Fondamentale anche mantenere a livello europeo una politica di bilancio espansiva per i prossimi mesi.
Per quanto riguarda il pass italiano, sono già più di cinque milioni gli italiani che hanno scaricato il certificato di vaccinazione, che permetterà e faciliterà la partecipazione ad alcune tipologie di eventi e gli spostamenti tra regioni, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico. Dal primo luglio, la certificazione sarà valida anche come certificato verde europeo, per poter viaggiare" in Ue.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, in Italia circa il 60% della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre circa il 30% ha completato l'intero ciclo di immunizzazione. Rimane fondamentale procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità - sottolinea Draghi - contro i pericoli delle varianti, in particolare di quella "Delta".
Sul tema della gestione dei flussi migratori, tornato in agenda al Consiglio Europeo su precisa richiesta dell'Italia, il premier precisa che non può essere una problematica soltanto italiana, deve essere davvero europea. Occorre un impegno comune che serva a contenere i flussi di immigrazione illegali, ad organizzare l'immigrazione legale e ad aiutare i paesi da cui partono i migranti a stabilizzarsi ed a ritrovare la pace. Draghi ha inoltre ricordato come sia di interesse strategico europeo avere una situazione di stabilità e sicurezza nel Mediterraneo Orientale e dunque collaborare con la Turchia, ma vanno anche ribadite le preoccupazioni per il rispetto dei diritti fondamentali del governo Erdogan, come i diritti delle donne, i diritti civili ed i diritti umani.

Davide Fifaco