Uomini schierati in file militari, frasi fasciste, saluti romani: è lo scenario della commemorazione di Acca Larentia, strada di Roma, dove il 7 gennaio del 1978, un attentato costò la vita a due giovani militanti del Movimento sociale italiano, partito diretta derivazione della tradizione fascista.
Ogni anno militanti di estrema destra si ritrovano di fronte all’ex sede dell’MSI, dove un gruppo di estrema sinistra aprì il fuoco contro cinque ragazzi del Fronte della Gioventù che uscivano dalla sede, uccidendone due, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta. Un terzo giovane, Stefano Recchioni, venne raggiunto da un colpo di pistola nei disordini che seguirono.
La commemorazione si è sempre svolta, più meno con le stesse modalità, ma quest’anno è stata particolarmente partecipata, e partecipate sono state anche le manifestazioni di chiara matrice fascista. I partecipanti, o “camerati” come si sono definiti nella commorazione, hanno fatto il saluto romano per tre volte, urlando “Presente”.
Le immagini hanno fatto rapidamente il giro del web e dei social, e a denunciare l’episodio è stata la stessa segretaria del Pd Elly Schlein, postando sui suoi profili un breve video della manifestazione. “Roma, 7 gennaio 2024, e sembra il 1924”, ha scritto su Facebook Schlein, annunciando un’interrogazione al Ministro dell’interno Matteo Piantedosi. “Quel che è accaduto – ha aggiunto - non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione”
"Questa è una vergogna inaccettabile in una democrazia europea" ha scritto il leader di Azione Carlo Calenda, mentre per il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni “le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, immediatamente, come afferma la nostra Costituzione, - ha aggiunto - come votato dal Parlamento italiano”. Da più parti si chiede anche una presa di distanza esplicita da parte della premier Giorgia Meloni, che finora non è arrivata.
Ma se la condanna nell’opposizione è unanime, nel centro destra invece ci sono opinioni differenti. Il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha ricordato che il suo partito è antifascista, e che in Italia la legge vieta “di fare apologia di fascismo”, ma gli esponenti di Fratelli d’Italia, come il vicecapogruppo alla Camer, Alfredo Antoniozzi, o lo stesso presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, hanno ricordato le vittime dell’attentato del ’78. “Ragazzi morti – ha detto Rocca - per l'odio ideologico che ha avvelenato gli anni di piombo”. “A 46 anni di distanza – ha aggiunto - è nostro dovere ricordare”.
Alessandro Martegani