Foto: Radio Capodistria/MMC
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"Non hanno nulla con cui difendersi. Così hanno deciso di attaccare''. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova commentando la convocazione dell'ambasciatore russo in Italia da parte della Farnesina. La portavoce ha attaccato verbalmente il presidente Mattarella, per la terza volta in un mese.

Zakharova si è quindi chiesta retoricamente il perché di questa reazione, affermando che probabilmente è perché hanno colto Mattarella a mentire, riferendosi alle parole pronunciate dal presidente italiano sulla minaccia nucleare rappresentata da Mosca.

La scorsa settimana il Capo dello Stato italiano, incontrando ad Hiroshima l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari, aveva affermato che "la Federazione Russa si è fatta promotrice di una rinnovata pericolosa narrativa nucleare" con "le minacce rivolte all'Ucraina, instillando l'inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale".

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, aveva chiesto nelle scorse ore al segretario generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo Guariglia, di convocare l'ambasciatore della Federazione Russa a Roma in seguito all'"ennesimo attacco verbale" nei confronti di Mattarella. "Il Presidente della Repubblica è un uomo di pace e simbolo di unità nazionale ed europea", ha affermato Tajani, condannando le parole pronunciate da Zakharova.

Con quest'ultimo sono tre gli attacchi verbali di Zakharova contro Mattarella: il primo risale al 14 febbraio scorso. "Il presidente italiano Sergio Mattarella ha fatto dichiarazioni offensive, tracciando parallelismi oltraggiosi tra la Russia e la Germania nazista", aveva detto.

Tre giorni dopo, il 17 febbraio, Zakharova aveva avvertito che le parole di Mattarella non sarebbero state senza conseguenze. "Mattarella ha affermato, in qualità di Presidente, di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può essere lasciato senza conseguenze e non lo sarà mai'', aveva dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo definendo "blasfeme" le parole di Mattarella.

Davide Fifaco