Foto: Reuters
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La decisione è stata resa nota pochi minuti prima della scadenza della tregua, prorogandola per un altro giorno, sulla base delle condizioni già concordate in precedenza. Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato che “alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi” è stato trovato un accordo per giungere al settimo giorno di cessate il fuoco, affiancato dall’ingresso di aiuti umanitari, nel quadro della mediazione condivisa dello Stato del Qatar con la Repubblica araba d’Egitto e gli Stati Uniti. Hamas ha tempestivamente fornito la lista di nomi delle donne e dei bambini tenuti in ostaggio nella Striscia, che saranno rilasciati questa sera, in cambio di prigionieri palestinesi. Si è arrivati quindi alla conclusione che oggi verranno liberati otto ostaggi, sei donne e tre bambini. A riguardo è intervenuto il segretario di stato americano, Antony Blinken, il quale ha dichiarato che il processo di tregua “ha prodotto importanti risultati, nell’ultima settimana abbiamo visto sviluppi molto positivi” e che “questi sforzi diplomatici hanno consentito un aumento nella spedizione di aiuti umanitari per i civili innocenti di Gaza”.

Nel frattempo, questa mattina due uomini armati hanno aperto il fuoco contro delle persone in attesa dell’autobus, all’ingresso di Gerusalemme. La polizia israeliana ha dichiarato che i due aggressori sono stati entrambi “messi in condizione di non nuocere” sul posto, mentre hanno perso la vita tre persone e altre sono rimaste ferite gravemente. Il ministro israeliano Gantz ha affermato che l’attacco terroristico ha rafforzato la determinazione di Israele a continuare la guerra contro Hamas a Gaza, e ha evidenziato che tale fatto è un’ulteriore prova del loro “obbligo di continuare a combattere con forza e determinazione contro il terrorismo omicida che minaccia i cittadini”.

B.Ž.