Importanti riconoscimenti per Radio Capodistria, premiata dal MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti, come prima radio "indipendente" dell'epoca che lanciò “Romagna Mia” del maestro Secondo Casadei al grande successo nazionale ed internazionale.
La nostra emittente ha ottenuto il Premio Speciale Arte Tamburini consegnato da Giordano Sangiorgi, l'inventore del Meeting delle etichette indipendenti, che ai microfoni di Barbara Urizzi spiega il perché di questo riconoscimento a Radio Capodistria:
"Perché, come ho già avuto modo di dire, è stata la colonna sonora della mia adolescenza. Quando ero piccolo, mia mamma stabilmente sentiva gli auguri di Radio Capodistria e stabilmente c'era Romagna Mia, quindi ho conosciuto lì la canzone. Mi sono innamorato di quei brani ed ho capito, tra l'altro, la forza che aveva Radio Capodistria, perché Romagna Mia poi è diventata sempre più nota, ogni volta, ogni giorno che la sentivo di più a Radio Capodistria stessa. Quindi, essendo stata quella che a mio parere è la prima radio indipendente italiana perché veniva tollerata e trasmetteva in gran parte d'Italia tutte quelle musiche che non trasmetteva la Rai, è chiaro che in questo modo noi l’abbiamo sentita nel nostro cuore, l'abbiamo vista sempre con una radio alternativa, quindi abbiamo voluto ricordare quel periodo, che ci ha permesso di sentire tante canzoni che non avevamo sentito né in radio, né in televisione, né nel servizio pubblico".
Un secondo premio alla nostra radio è stato consegnato da Riccarda e Lisa Casadei, rispettivamente figlia e nipote di Secondo Casadei, che per i 70 anni di "Romagna Mia" ci hanno omaggiato di una pergamena con incisi gli spartiti della canzone. Queste le parole di Riccarda Casadei, raccolte sempre da Barbara Urizzi:
"È la coppia del manoscritto originale di Romagna Mia. E quindi la diamo con tutto il cuore, con tutta la nostra simpatia e il nostro affetto a Radio Capodistria, perché senza Radio Capodistria non so se Romagna Mia avrebbe fatto tutto quel viaggio che sta continuando a fare per il mondo. Grazie a Radio Capodistria e grazie a tutti voi amici.”
Davide Fifaco