La Slovenia ha subito gravi inondazioni e frane il 3 e 4 agosto, rappresentando la peggiore catastrofe naturale nella sua storia, con danni stimati, compresi i costi di riparazione, a 9,9 miliardi di euro. A livello sociale e politico, a dominare l'agenda sono due riforme, quella del settore sanitario e del pubblico impiego. Per quanto riguarda la riforma nel settore sanitario, al momento il passo più significativo è rappresentato dalla trasformazione dell'assicurazione sanitaria complementare in un contributo obbligatorio a partire dal 2024. Persiste, invece, il problema delle lunghe liste d'attesa per gli esami specialistici. La nuova ministra, Valentina Prevolnik Rupel, confida assieme al consiglio strategico per la sanità di giungere a breve a un nuovo intervento legislativo per migliorare il sistema sanitario. Note positive, invece, dalle delegazioni del governo e dei sindacati del pubblico impiego che alla vigilia delle festività hanno concluso un accordo per adeguare i salari all'inflazione, il quale necessita di conferma da parte dell'esecutivo Golob e delle organizzazioni sindacali coinvolte. L'armonizzazione delle retribuzioni, pari all'80 percento dell'inflazione registrata quest'anno, avverrà a giugno. Tra gli aspetti concordati, si include l'anticipazione dell'aggiunta annuale per le ferie, con i dipendenti pubblici che riceveranno i versamenti già a metà marzo anziché a giugno, come consuetudine.
Il Governo, inoltre, ha avviato l'anno con una ristrutturazione, ratificata attraverso un referendum, che ha aumentato il numero dei ministeri da 17 a 20. Tuttavia, durante le inondazioni di agosto, questa nuova organizzazione si è rivelata un ostacolo alla gestione efficace delle emergenze. Nel corso dell'anno, il Movimento Libertà ha visto cambiamenti nei ministeri, con nuove nomine a febbraio, ottobre e dicembre. Dal punto di vista economico, la crisi energetica dell'anno precedente si è attenuata, ma il governo ha deciso di mantenere le tariffe regolamentate per l'elettricità e il gas per le famiglie fino al 2024. La disoccupazione rimane bassa, e le previsioni del Fondo Monetario Internazionale indicano una crescita del PIL del 2% nel 2023 e del 2,2% nel 2024. L'inflazione dovrebbe scendere dal 7,4% nel 2023 al 4,2% nel 2024.
A livello internazionale, la Slovenia è stata eletta membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per il periodo 2024-2025. La ministra degli Esteri, Tanja Fajon, ha svolto un ruolo chiave nel garantire il sostegno globale. Tuttavia, il deterioramento dello Spazio Schengen è evidente, con la Slovenia che ripristina temporaneamente i controlli al confine con la Croazia e l'Ungheria a causa dell'aumento delle migrazioni. La proposta di coinvolgere Frontex per proteggere il confine con la Bosnia ed Erzegovina è stata respinta da Zagabria, riflettendo le tensioni all'interno dell'UE sulla politica migratoria.
Corrado Cimador