Per la Slovenia saranno le quarte elezioni europee; si vota con il sistema proporzionale, con la possibilità del voto di preferenza. I candidati possono venir proposti da partiti o gruppi di elettori, ogni lista può avere un massimo di otto candidati. Hanno diritto di voto quanti sono iscritti nell'elenco per le parlamentari, ma anche cittadini di altri paesi comunitari con residenza fissa o provvisoria in Slovenia. La campagna elettorale si aprirà ufficialmente appena a fine aprile, ma i partiti sono al lavoro da tempo per l'appuntamento con le urne. Alcuni hanno già messo a punto le liste dei candidati, è ad esempio noto che si ricandiderà buona parte degli eurodeputati uscenti. Partito Democratico, Socialdemocratici e Nuova Slovenia correranno da soli, sembra propendere per la stessa scelta il Desus. Altro discorso invece per Lista Marjan Šarec, Partito del Centro Moderno e Partito Alenka Bratušek, orientati verso una lista unica. Il nodo da sciogliere riguarda però la scelta dei nomi, del capolista e dell'ordine di comparizione sulla lista stessa. Da segnalare che il prossimo Europarlamento, con un mandato di cinque anni, conterà meno deputati, conseguenza dell'uscita del Regno Unito; le elezioni saranno un importante test per verificare il rapporto di forze dopo l'avanzata dei movimenti populisti e nazionalisti in diversi paesi dell'UE. C'è poi da considerare l'affluenza in continuo calo; alle ultime europee aveva votato complessivamente meno del 43 percento degli aventi diritto; in Slovenia era stata tra le più basse, inferiore al 25 percento.

Delio Dessardo

Foto: EPA
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