Il Ministro per la Coesione e lo Sviluppo Regionale, Aleksander Jevšek, ha annunciato che la Commissione Europea disporrà di sei settimane per esaminare la richiesta di finanziamenti formulata dalla Slovenia nel corso della riunione governativa di giovedì. La Slovenia auspica una valutazione più rapida per ottenere i fondi necessari per la ricostruzione. La richiesta è stata presentata con una settimana di anticipo rispetto alla scadenza prevista. La Slovenia mira a ottenere 400 milioni di euro dal Fondo di Solidarietà dell'UE, con un anticipo di 100 milioni di euro quest'anno e 300 milioni di euro in finanziamenti non rimborsabili il prossimo anno. Il governo ha utilizzato la metodologia PDNA, Post-Disaster Needs Assessment, per valutare i danni e le risorse necessarie, rappresentando un miglioramento nell'approccio dell'UE alle calamità naturali. La valutazione ha stimato un totale di 9,99 miliardi di euro di danni, suscitando dubbi e critiche pubbliche per l'importo ritenuto eccessivo. Questa cifra include tutti gli aspetti dei danni e i costi di ripristino. I costi ammissibili stimati all'interno della valutazione si aggirano intorno a 6,8 miliardi di euro, coprendo le principali categorie di spesa pubblica. Le azioni finanziate dal Fondo di Solidarietà seguono le norme dell'UE e includono il ripristino dell'infrastruttura, dei servizi energetici, idrici, dei rifiuti, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della salute e dell'istruzione, oltre all'assistenza abitativa temporanea, i servizi di soccorso, le infrastrutture preventive e la ricostruzione delle aree colpite.
Corrado Cimador