Felice Žiža Foto: Radio Capodistria
Felice Žiža Foto: Radio Capodistria

A margine dell'incontro di ieri a Portorose che il deputato al seggio specifico della Camera di stato slovena Felice Žiža ha avuto con i connazionali della locale Comunità degli Italiani, gli abbiamo chiesto un commento sull'esito del voto per le europee in Slovenia.

"Penso che le elezioni siano andate relativamente bene", ci ha detto Žiža, "perché la coalizione di governo è riuscita ad ottenere la metà dei seggi, cosa che non era del tutto garantita. L'SDS assieme al SLS, invece, che si aspettavano qualcosa di più, con 3 seggi hanno mantenuto un equilibrio buono anche all'interno delle forze di opposizione".

E per quanto riguarda il voto a livello europeo?

"In Europa le forza di centro destra ed estrema destra in alcuni paesi si sono rinforzate, ma se guardiamo al parlamento europeo non avranno la forza che speravano di avere. Direi che da questo punto di vista le nazioni europee possono essere soddisfatte, soprattutto quelle che guardano all'Europa unita e quindi ad un futuro unitario di libertà, di democrazia e di coinvolgimento e di collaborazione tra le varie nazioni. Da questo punto di vista è andata abbastanza bene considerando le previsioni che davano i populisti e le forze di destra in rialzo".

Uno dei temi caldi di questa campagna sono stati i confini e le politiche migratorie. Che cosa ne pensa Žiža?

"Credo che l'unica strategia che potrebbe funzionare in Europa sia la collaborazione di tutti gli stati europei per rinforzare eventualmente i confini esterni dell'Unione. Ma non vanno toccati i confini interni, perché si peggiorerebbe la situazione, mettendo in discussione la nostra libertà di movimento. Certamente va regolata l'immigrazione illegale, dando, però, l'opportunità di entrare in Europa a tutte quelle popolazioni che hanno diritto e che godono dello status di rifugiati, ma anche a certi immigranti che scappano via da condizioni di vita inaccettabili. Tutto questo, comunque, deve essere regolato dall'UE come casa comune di tutte le nazioni di Europa".