Lo sciopero è in corso in sette delle 58 unità amministrative del paese, Lubiana, Maribor, Novo Mesto, Nova Gorica, Jesenice, Ptuj e Ruše. Vi aderiscono circa 800 dei complessivi 2200 dipendenti a livello nazionale. Secondo gli organizzatori le rimenenti unità amministrative, tra cui anche quelle della fascia costiera non scioperano per timore di ripercussioni e pertanto in molti casi è stato violato il diritto allo sciopero e si procederà anche per vie legali per tuteare i lavoratori. I dipendenti prestano solo i servizi più urgenti nell'orario di apertura al pubblico, come previsto dalla legge. Ad esempio l'emissione di documenti con procedura di urgenza per neonati che devono venir trasportati all'estero per motivi sanitari, viaggi di lavoro immediati, o permessi di residenza per gli stranieri. I sindacati del settore chiedono di aumentare il personale, migliorare i salari di almeno 7 categorie salariali e ridurre il carico di lavoro nelle sedi amministrative. Frančišek Verk, presidente dei sindacati del settore, ha rilevato che lo sciopero non è diretto contro le persone, contro gli utenti delle unità amministrative o contro il ministro della Pubblica Amministrazione, è un appello, un grido di aiuto a fare qualcosa per le unità amministrative, in dieci anni non si è fatto praticamente nulla, ha spiegato Verk. Il presidente dei sindacati dell'Unità amministrativa di Lubiana Dragan Stanković ha parlato si sovraccarico di lavoro e mole di lavoro eccessiva, nel 2010 lavoravano presso l'unità amministraiva della capitale 349 persone che in un anno risolvevano 162 mila procedimenti amministrativi, oggi sono 280 i dipendenti che si occupano di 262 mila incartamenti all'anno.
L'incontro alla viglia dello sciopero tra il Ministro delle Finanze Klemen Boštjančič, che al momento ricopre anche la carica di responsabile della pubblica amministrazione, e i sindacati non ha sortito alcuna intesa, anche se il ministro ha concordato che la questione va risolta.
Domani, è stato annunciato, le Unità amministrative torneranno a lavorere regolarmente secondo l'orario previsto.
(ld)