Sono quattro i campi di azione della proposta varata dal Governo in favore delle zone alluvionate, aiuti alla popolazione, alle imprese, ai comuni, investimenti nella manutenzione idrogeologica del territorio e il risanamento degli edifici e delle infrastrutture pubbliche danneggiate o distrutte. La proposta è stata coordinata con un ampio dibattito con diversi attori, a più livelli e gode del sostegno dell'opposizione. Misure urgenti per aiutare chi è stato duramente colpito da questa ingente catastrofe naturale hanno detto i rappresentanti dell'esecutivo, consapevoli che la ricostruzione durerà a lungo. Entro il primo settembre dovrebbe venir ultimato il censimento dei danni. Il ministro delle finanze Klemen Boštjančič ha parlato di una prima stima approssimativa dei danni che si aggira attorno ai 5 miliardi di euro.
Tra i provvedimenti d'urgenza ricordiamo l'esenzione del pagamento delle rette degli asili, pasti gratuiti a scuola nonchè il rinvio del pagamento delle spese del gas e della corrente elettrica, sospensione temporanea del pagamento dei prestiti bancari per 12 mesi, contributo solidale una tantum pari a fino 7 volte l'ammontare delle spese minime vitali, sgravi fiscali per le imprese, incentivi per salvaguardare i posti di lavoro e agevolare l'assunzione dei lavoratori stranieri per aiutare nella ricostruzione.
Il ministro Boštjančič ha parlato dell'introduzione, non obbligatoria, dei sabati lavorativi solidali, uno quest'anno e uno il prossimo, con la possibilità di contribuire, in alternativa, con lo 0,3 percento dell'imposta sul reddito per le persone fisiche, le aziende invece con lo 0,8 percento degli utili al netto delle tasse. Attraverso questo sistema confluiranno nel neo costituito Fondo per la ricostruzione da 100 a 150 milioni di euro. Il Governo ha nominato il Consiglio per la ricostruzione dopo le alluvione composta da 14 esperti di vari settori e sarà coordinata dall'ingegnere edile Marjan Pipenbaher, già progettista principale del ponte di Sabbioncello in Dalmazia. (ld)