Ad inizio seduta il deputato ungherese e Presidente della Commissione, Ferenc Horvath, ha fatto presente che pur non disponendo ancora di dati certi per le risorse destinate all’anno finanziario 2019, in quanto occorre aspettare l’approvazione del bilancio con i relativi capitoli di spesa, è chiaro che il governo ha previsto sì degli aumenti che però sono di natura tecnica, legati fondamentalmente agli adeguamenti salariali dovuti per legge; l'esecutivo non ha, invece, considerato la stragrande maggioranza delle richieste avanzate dalle istituzioni minoritarie e a nome anche a nome dei rappresentanti della naziolita' italiana ha espresso la sua insoddisfazione.
Nei limitati spazi di manovra concessi dal Governo e dal Ministero delle finanze dunque sono venuti a mancare i mezzi richiesti per implementare le attività e migliorare di conseguenza il funzionamento delle istituzioni minoritarie. Felice Žiža, deputato e vicepresidente della commissione.

"Non soddisfa né la nostra minoranza, né quella ungherese, abbiamo ottenuto quelli che sono gli aumenti obbligatori, per legge, dei pubblici dipendenti ed abbiamo avuto un aumento per quanto riguarda il Ministero della Cultura per il centro Carlo Combi di Capodistria".

Il direttore potrà quindi essere retribuito a salario pieno?

Questi sono stati i nostri presupposti e le nostre indicazioni. Purtroppo, anche dalla revisione di bilancio non è esattamente chiaro perché' non viene codificato in maniera esplicita dove vadano quei soldi. Però il senso è questo e il precedente Ministro della Cultura ci ha garantito che quei soldi saranno proprio per coprire il 100% il posto di direttore del Centro Carlo Combi di Capodistria."

Le altre richieste per quanto riguarda i programmi delle altre istituzioni invece per il momento non sono previste.

Non sono previste, ma abbiamo avuto modo di parlare con le altre parti della coalizione ci siamo accordati che già durante l'anno 2019, per certe cose come potrebbe essere il problema dei quadri e dei finanziamenti di RTV Capodistria si verrà incontro ai pensionamenti perché' in qualche modo il Governo e la Commissione già nel mese di gennaio ha deliberato che non si può accettare più che un pensionamento da parte dei giornalisti di RTV Capodistria in lingua italiana non venga coperto da un'altra assunzione. Quindi questo sarebbe inaccettabile e qui ci aspettiamo che effettivamente da parte del Governo stesso o dal Consiglio di RTV della Slovenia ci venga incontro e si attenga a quelle che sono state le delibere accolte.

L'Unione Italiana ha richieste precise che il governo in questo momento non soddisfa, sentiamo a riguardo il Presidente, Maurizio Termul.

Sostanzialmente si tratta di aumenti di 262.000 euro per le istituzioni comunitaria, ripartite fra i programmi italiani di Radio e Tv Capodistria per la permanenza sull'attuale satellite, il contratto scade quest'anno. Vi sono mezzi ulteriori per UI per realizzare il progetto PRIMIS, mezzi ulteriori per il Dramma di Fiume e per la casa editrice Edit. Quasi 40.000 euro per l'Agenzia AIA e anche per il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, per ulteriori giornalisti, ricercatori che si occupano del nostro territorio. Quindi richieste concrete argomentate nella speranza che se non adesso almeno nel 2020 possano essere accolti, in fin dei conti si tratterebbe di un aumento del 18% rispetto a finanziamenti che sono rimasti invariati negli ultimi 11 anni con un’inflazione che è stata del 12%.

La proposta di assestamento di Bilancio della Stato per il 2019, dibattuta dalla Commissione per le minoranze, ha lasciato con l'amaro in bocca anche Alberto Scheriani, che nelle settimane scorse a sua volta aveva presentato esplicite richieste.

Avevamo chiesto degli aumenti per quanto riguarda la Radio e la Tv di Capodistria perché sappiamo i problemi in cui si trovano, soprattutto per quanto riguarda i quadri ma anche per i fondi per realizzare i programmi. Avevamo chiesto degli aumenti per quanto riguarda l'Agenzia Aia, perché' già da un decennio è sempre nella stessa situazione. Vorremmo sviluppare il foglio, la pagina nella Voce del Popolo che è previsto e che parla del nostro territorio. Noi abbiamo voluto anche fare delle richieste in campo culturale perché anche la cultura è ferma a livelli di una decina di anni fa. Abbiamo evidenziato che ci sono problemi anche in campo scolastico soprattutto per quanto riguarda la realizzazione del progetto di ristrutturazione del Collegio dei Nobili a Capodistria, quest'anno dovrebbero essere realizzati i progetti esecutivi e il prossimo anno realizzare il lavoro stesso. A tutto questo comunque non è stato dato parere positivo. Comunque, i discorsi, i colloqui, con i vari ministeri proseguiranno nei prossimi giorni, nei prossimi mesi, speriamo che si trovi all'interno del bilancio che verrà approvato a breve dal Parlamento dei fondi appositi per le nostre esigenze. Comunque, bisognerà lavorare in modo serio e preparato per approntare il bilancio per il 2020. Ho sentito con piacere anche qui in Commissione che gli altri deputati della coalizione si rendono conto di questa problematica e quindi anche loro appoggiano questa nostra iniziativa di lavorare fin d'oro per preparare in modo serio e costruttivo il bilancio per il prossimo anno.

In chiusura di seduta, Stanko Baluh, direttore dell'ufficio per le nazionalità, ha rilevato con un certo rammarico che nonostante gli sforzi profusi, l'adeguamento dei salari dei dipendenti pubblici ha tolto mezzi destinati ai programmi presentati dalle istituzioni minoritarie, ciò comunque sollecita lo stesso ufficio e le forze di maggioranza del Parlamento a lavorare con maggior impegno per trovare maggiori risorse e arrivare così a soddisfare le richieste formulate dai deputati delle minoranze già nel prossimo bilancio, quello del 2020.

Corrado Cimador

Foto: BoBo
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