Foto: BoBo
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Il presidente della Camera dell'Agricoltura, Roman Žveglič, ha spiegato che i servizi di consulenza agricola stanno ancora raccogliendo i dati sui danni causati dal maltempo nelle ultime due settimane e stanno inoltrando le informazioni raccolte al Ministero per l'Agricoltura. Le prime stime mostrano che fino a venerdì scorso sono stati danneggiati dalle intemperie 7.000 ettari di colture, prodotti agricoli, frutteti e vigneti. Contando anche i danni, causati dal maltempo negli ultimi giorni, le stime si aggirano intanto ai 10.000 ettari di terreni danneggiati, esclusi comunque i danni causati dall'allagamento di alcuni prati.
La Camera dell'Agricoltura si aspetta che il Ministero preposto ora prepari un provvedimento d'urgenza per l'eliminazione delle conseguenze delle calamità naturali. In questo modo si potrà evitare di chiedere aiuti allo Stato ogni volta che si verificheranno eventi meteorologici estremi di questo tipo. La normativa dovrebbe comprendere, oltre un'immediata valutazione dei danni e agli aiuti finanziari, anche altri provvedimenti, come la riduzione delle basi imponibili, l'eliminazione di tasse e contributi, una riduzione del pagamento dei diritti d'utenza per le strade forestali, un assegno di solidarietà per gli anziani e la possibilità per i viticoltori di acquisto di uva, ha detto ancora Žveglič.
Alla luce delle sempre più frequenti intemperie e dei conseguenti danni ai terreni agricoli, la Camera dell'Agricoltura chiede anche protezioni antigrandine nell'intera area della Slovenia. Secondo Roman Žveglič, infatti, il maltempo recentemente ha causato danni non solo sulle colture, ma anche su altre infrastrutture. Dapprima sarebbe però necessario fare una "seria valutazione" e assicurarsi che ci siano effettivamente delle fonti di finanziamento per il risanamento dei danni.