Visto che il quadro epidemiologico non sembra migliorare il governo sloveno ha emesso un nuovo decreto che vieta l’offerta di beni e servizi direttamente al consumatore per i prossimi sette giorni. L’ordinanza entrerà in vigore da oggi, anche se sul tavolo della discussione iniziata ieri dall’esecutivo restano ancora molti altri punti, poiché si sta affrontando la bozza del settimo decreto legge anti-coronavirus, che sarà trattata nuovamente nelle prossime ore dai membri del governo.
La decisione di non riaprire il terziario è arrivata ieri in tarda serata dopo che nel pomeriggio l’esecutivo aveva incontrato esperti del settore sanitario ed economico. Questi ultimi hanno dichiarato che il governo ha ascoltato le loro richieste e il presidente della Camera dell’artigianato e dell’imprenditoria slovena, Branko Meh, ha detto che probabilmente nei prossimi giorni potrebbe esserci qualche allentamento per alcuni settori commerciali come parrucchieri, fiorai, negozi di tessuti e saloni di massaggio, logicamente garantendo il rispetto del distanziamento e delle norme igieniche.
Un passo che potrebbe essere fatto, come accennato anche nei giorni scorsi dal premier Janez Janša a livello regionale, tenendo conto, perciò, della situazione dell’epidemia non su scala nazionale ma locale e quindi valutando eventuali allentamenti o ulteriori restrizioni regione per regione.
Barbara Costamagna