La situazione dell’epidemia in Slovenia sembra non sbloccarsi sul piano dei contagi, anche se ieri sono leggermente migliorati i dati relativi ai ricoveri nelle strutture sanitarie del paese. Continuano quindi a essere in vigore le misure adottate nelle scorse settimane, anche se sabato dopo una consultazione con medici e operatori del settore economico si capirà se sarà possibile apportare qualche allentamento, rivolto soprattutto al settore commerciale.
Restano i controlli confinari, per i quali da sabato ci sarà una nuova classificazione dei paesi in base alla loro situazione sanitaria negli ultimi quindici giorni. Tra gli stati in zona rossa ci saranno Gran Bretagna, Germania ed Estonia.
La segretaria di Stato al Ministero della salute Marija Magajne ha ricordato che in base alle nuove regole in vigore sciarpe e foulard non saranno più considerate alla stregua delle mascherine, il cui utilizzo resta invece obbligatorio. La segretaria di Stato ha accennato ad alcune variazioni riguardo la comunicazione degli esiti dei test per il Nuovo Coronavirus che dovrebbe essere ulteriormente automatizzata, oltre che al lancio di un app che raccoglierà le richieste di coloro che voglio essere vaccinati.
La Magajne ha anche detto che il fatto che l’incidenza non stia scendendo come ad esempio è avvenuto in Austria con le chiusure, è dovuto probabilmente al fatto che in Slovenia per ora non c’è stato un lockdown così duro e che ci sono ancora troppe occasioni d’incontro non solo sul posto di lavoro, nelle quali non si rispettano le distanze consigliate.
La Sottosegretaria di Stato al Ministero del lavoro, della famiglia, degli affari sociali e delle pari opportunità Mateja Ribič ha riferito sulla situazione nelle case di riposo, dove il contagio sembra aver invertito la rotta, con una riduzione del numero dei contagi giornalieri, anche se purtroppo continuano ad esserci decessi tra gli ospiti ed ogni morte ha detto la Ribič è tragedia.
Barbara Costamagna