Una petizione, corredata da quasi 7 mila firme, contro la realizzazione di un centro per richiedenti asilo nell'area di Obrežje, al confine con la Croazia. L'Iniziativa popolare dei cittadini di Brežice l'ha consegnata al governo. La decisione dell'esecutivo di allestire la struttura nel sito in questione è stata definita un atto unilaterale. I promotori dell'iniziativa chiedono al governo di essere ascoltati e di rinunciare al progetto, in caso contrario, avvertono, andremo fino a Bruxelles. Il vicesindaco del Comune di Brežice, Bogdan Palovšnik, illustrando l'iniziativa ha affermato che l'alto numero di firme raccolte dimostra che Obrežje non è adatta ad ospitare una struttura del genere e ha elencato un paio dei motivi per cui la cittadinanza locale la pensa in questo modo: non è un luogo idoneo per un'adeguata sistemazione delle persone e la polizia ha seri problemi per garantire la sicurezza; il governo deve quindi trovare un sito che sia più adatto allo scopo. "Si tratta di un problema che riguarda la Slovenia e desideriamo", dicono i responsabili locali, "che qui venga risolto, altrimenti faremo valere le nostre istanze a livello europeo." Il presidente della comunità locale di Velika Dolina, Fredi Žibert, ha aggiunto che l'allestimento di un centro richiedenti asilo nell'area dell'ex valico di frontiere peggiorerebbe notevolmente la "situazione umanitaria e della sicurezza" sia della popolazione locale che dei migranti stessi. Ritiene inoltre che in Slovenia non esistano le condizioni per strutture del genere in quanto i paesi che i migranti vogliono raggiungere sono principalmente Italia e Germania.
A fine febbraio, lo ricordiamo il governo ha deciso di allestire delle sedi dislocate per le esigenze di alloggio dei richiedenti protezione internazionale, scegliendo come siti gli ex valichi di frontiera di Obrežje e Središče ob Dravi, incontrando la forte opposizione della popolazione locale, che ha organizzato anche diversi cortei di protesta.
Delio Dessardo