Un dialogo proficuo quello che il presidente della CAN costiera Alberto Scheriani ed i due deputati delle Comunità Nazionali Felice Žiža e Ferenc Horvath hanno avuto l'opportunità di imbastire con i ministri della pubblica amministrazione e all'istruzione, Rudi Medved e Jernej Pikalo.
Con il primo ha raccontato Scheriani si è sottolineato l’alto livello raggiunto per quanto riguarda la difesa del bilinguismo a livello legislativo, che non corrisponde, però, allo stato di applicazione della legge sul territorio. “Bisogna, quindi, mantenere continuamente alto il controllo in questo ambito, per il controllo del quale il ministero conta su un servizio di ispezione che sarà attivato per migliorare la situazione”, ha raccontato Scheriani aggiungendo che questo, però, è stato solo uno dei tanti punti affrontati con Medved.
“Abbiamo parlato anche dei nostri connazionali che non vivono in territorio linguisticamente misto, che hanno la possibilità di utilizzare la propria lingua per chiedere i documenti negli uffici comunali, ma non hanno la possibilità di poterli ottenere in sloveno ed italiano”, ha spiegato Scheriani, “oltre che dei cittadini italiani che si trasferiscono in Slovenia e che spesso non possono utilizzare la propria lingua negli uffici pubblici. Abbiamo spiegato la situazione a Medved, che ha detto che si informerà presso gli uffici competenti e vedrà dove sta il problema”. “Abbiamo anche evidenziato che la CAN costiera non è proprietaria di una sede e il ministro ha detto che si interesserà e vedrà di trovare dei vani che potrà darci in utilizzo perenne”, ha aggiunto.
Alla proposta fatta dai vertici della CNI per l’istituzione di un ufficio per il bilinguismo che agisca in loco, Scheriani ha detto che il ministro è sembrato aperto all’idea visto che l’ufficio per il bilinguismo “potrebbe dare una marcia in più per il miglioramento della posizione della lingua italiana sul territorio”.
Per quanto riguarda, invece, l’incontro con il ministro dell’istruzione Jernej Pikalo, Scheriani ha elencato i tre punti principali di quella che è la lista dei desideri della CNI, che vede al primo posto l’edilizia scolastica.
“Abbiamo messo in evidenza che c’è da ultimare la ristrutturazione del collegio dei Nobili, ed iniziare invece quella dell’asilo di Santa Lucia e la costruzione di una palestra per la scuola media Pietro Coppo”, ha spiegato il presidente della CAN costiera, “abbiamo poi parlato dell’implementazione della legge particolare per le scuole italiane ed ungheresi e in particolare dell’articolo 21, chiedendo di aumentare a tre il numero di consulenti impiegati nel locale istituto dell’educazione, con una figura incaricata di occuparsi di quello che è il sistema degli asili e dei primi tre anni della scuola elementare”.
“Infine abbiamo affrontato anche l’articolo 23, ossia l’obbligo per lo stato sloveno di mettere a disposizione programmi universitari per la CNI e del nostro desiderio che il corso in lingua italiana che è stato attivato presso la facoltà di pedagogia di Capodistria non venga interrotto, grazie ad una costante garanzia dei fondi”.
Barbara Costamagna