Giovedì la Camera di Stato affronterà in sessione straordinaria la legge sulle misure post-alluvioni e delle frane di inizio agosto; con la possibilità di un'ulteriore sessione il venerdì per discutere la proposta di decisione sull'inammissibilità di un referendum legislativo concernente la legge sulle misure d'intervento. Oggi, intanto, il Comitato Finanze della Camera di Stato ha approvato all’unanimità la proposta di assestamento del bilancio statale di quest'anno, presentata dal governo in risposta alle inondazioni recenti. La proposta prevede l'assegnazione di 520 milioni di euro per assistere le vittime e mitigare gli impatti del disastro naturale. Questo comporterà un aumento delle spese di bilancio di 220 milioni di euro, sia in entrata che in uscita. Una parte di questi fondi verrà prelevata dalla riserva generale del bilancio per fornire aiuti d'emergenza in casi di calamità naturali. La proposta include anche un finanziamento di 300 milioni di euro per il ripristino post-inondazione, ottenuto tramite il trasferimento di fondi inizialmente destinati a possibili ricapitalizzazioni di aziende energetiche.
Il Ministero delle Finanze ha reso noto che l'incremento delle spese comporterà un lieve aumento del deficit annuale, che passerà dal 4,5% al 4,9% rispetto al Prodotto Interno Lordo. Tuttavia, le spese previste per il ripristino potrebbero non essere interamente utilizzate quest'anno, ma invece trasferite a un fondo dedicato che verrà alimentato anche da altre fonti come donazioni. La proposta di assestamento rappresenta solo il primo passo nell'affrontare gli impatti delle inondazioni, con ulteriori riflessi finanziari nei bilanci del 2024 e 2025, come annunciato dal Consiglio Fiscale la settimana scorsa. Il governo ha già iniziato a preparare le proposte di bilancio per i prossimi due anni alla fine di maggio, ma le inondazioni richiederanno ulteriori aggiustamenti rispetto alla bozza presentata all'inizio dell'estate.
Corrado Cimador