La Slovenia chiude l'anno con un bilancio positivo. Questa la valutazione del governo Šarec, che pone tra i risultati di maggior rilievo il mantenimento della pace sociale e l'avvio dei lavori per la realizzazione del secondo binario Capodistria-Divaccia, opera fondamentale per lo sviluppo del Porto e dell'economia dell'intero paese. Inoltre, sempre in materia di viabilità, primi concreti passi per il terzo asse di sviluppo, l'infrastruttura viaria da nord verso il sudest della Slovenia, dal confine con l'Austria verso quello con la Croazia, destinata a snellire notevolmente il traffico su strade statali, regionali e locali. Nonostante le incertezze e le poco favorevoli congiunture economiche internazionali, la crescita resta stabile, vicino al 3 percento, superiore alla media dell'UE. Andamento positivo per quanto riguarda l'occupazione, il che ha permesso alla Slovenia, rileva il governo, di ottenere valutazioni positive dalle agenzie di rating, che giudicano lo stato di salute del paese. Stabilite anche le priorità per il 2020, che vedono in primo piano la sicurezza e l'assistenza a lungo termine. La gestione delle correnti migratorie resta uno dei compiti principali sul piano della sicurezza, lo confermano gli ultimi dati del Ministero dell'Interno e della polizia. Sono 15.221 i passaggi illegali della frontiera registrati da inizio anno sino alla fine di novembre dalle autorità slovene, quasi il 71 percento in più rispetto allo stesso periodo 2018. Al primo posto cittadini del Pakistan, seguiti da algerini e afgani. 3.640 le persone che hanno manifestato l'intenzione di chiedere la protezione internazionale. Nel 2020 si continuerà a lavorare sulla riforma fiscale, sulla riduzione dei costi delle autonomie locali, su una politica di coesione efficace; si conta inoltre di portare a termine con successo il confronto sulle modifiche alla legge elettorale.
Delio Dessardo