Foto: Facebook US Triestina calcio 1918
Foto: Facebook US Triestina calcio 1918

Alla mezzanotte di oggi scadranno i termini per adempiere ai pagamenti degli stipendi, dell'Inps e dell'Irpef dei tesserati della Triestina. Devono essere saldati gli arretrati residui e gli oneri di competenze del mese di febbraio, spiega il quotidiano di Trieste "Il Piccolo", ma le casse del club sono vuote ed il presidente Rosenzweig non rilascia dichiarazioni.

Il destino della storica squadra rossoalabardata è veramente appeso ad un filo, ovvero alla speranza che arrivino in queste ore i 2 milioni di euro attesi da almeno due mesi, nonostante le rassicurazioni pubbliche della dirigenza sulla situazione finanziaria della società; i soldi però sembrano proprio non esserci.

Senza un intervento dell'ultima ora la Triestina riceverà una ulteriore penalizzazione, tra i 6 e gli 8 punti, da scontare nel prossimo campionato, visto che il regolamento federale non prevede la sospensione dal torneo per la reiterata violazione nell'ultimo semestre dell'anno solare.

Tutto ciò mentre i giocatori stanno cercando, non senza difficoltà, di mantenere la categoria sul campo, senza ricevere lo stipendio. Ed anche se arrivassero a breve i due milioni richiesti, ne servirebbero successivamente altri 5, rileva ancora "Il Piccolo", per chiudere la stagione, con la scadenza del 4 giugno per il pagamento degli stipendi di marzo e aprile e quindi i controlli per la licenza nazionale e per l'iscrizione alla prossima stagione ed i conti che devono risultare in ordine per la Commissione di vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche - Covisoc.

Ovviamente a procedere ai pagamenti dovrebbe essere lo stesso Rosenzweig insieme agli investitori, che per la gestione della squadra hanno già investito oltre 25 milioni di euro.
L'arrivo di liquidità immediata o perlomeno a breve termine consentirebbe di guadagnare tempo perché il rischio di ritrovarsi in tribunale con la coda di creditori è concreto.

Davide Fifaco