Lunedì 20 novembre a Verteneglio l'Assemblea dell'Unione Italiana ha bocciato la proposta di modifica dell'Articolo 9 del suo regolamento interno avanzata da 12 consiglieri, perlopiù del capodistriano, con l'intento di eliminare le incongruenze tra il regolamento e lo statuto dell'Unione Italiana con sede a Capodistria. L'assise è uscita spaccata a metà, con 28 voti favorevoli, 27 contrari, 4 astenuti e una scheda nulla.
Quali le ragioni che hanno prevalso tra i proponenti della delibera e quali invece hanno spinto i detrattori della proposta a esprimere un voto contrario?
Se è vero che un'armonizzazione e un aggiornamento degli atti interni - già tentato più di un anno fa con la riforma statutaria, terminata anche allora con un nulla di fatto - è stato definito "necessario" da tutti, è altrettanto vero che si delineano due o più correnti di pensiero discordanti.
A Meridiani cercheremo di fare chiarezza e di delineare possibili scenari futuri nella sfera politica della massima organizzazione della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia.