È in corso, in Croazia, con l'avvio lunedì 27 settembre della seconda fase - quella fisica, porta a porta - il censimento della popolazione. Una sfida molto importante per la Comunità Nazionale Italiana, in quanto i connazionali sono chiamati per l'ennesima volta a dichiarare la loro identità, l'appartenenza nazionale e linguistica.
Una difficile prova da cui dipenderà in buona misura, con l'ennesima conta nazionale, il livello futuro dei diritti della minoranza.
Per buona parte della nostra Comunità nazionale, il bilinguismo e le altre forme di tutela sono garantiti direttamente dagli statuti regionali e comunali o dai trattati internazionali. Ma il peso del fattore numerico, comunque previsto in Croazia, è incombente. Un decremento degli italiani dichiarati potrebbe riflettersi negativamente sul clima e gli equilibri presenti nell'area d'insediamento storico e incidere pesantemente sulla realtà, i diritti e il trattamento giuridico minoranza.
Ne parleremo a Meridiani, lunedì 27 settembre alle 21:15, subito dopo il telegiornale, nella puntata condotta da Ezio Giuricin, con i principali esponenti della Comunità Nazionale Italiana, i dirigenti dell'Unione Italiana, il deputato italiano al Sabor, la vicepresidente della Regione istriana, i rappresentanti Consiglio della minoranza nazionale italiana autoctona della Regione Istriana, per analizzare le caratteristiche, i contenuti, le modalità e le insidie di quest'ennesima conta nazionale prevista dal censimento, indicare soluzioni e proposte, evidenziare gli appelli lanciati ai connazionali dalle istituzioni della CNI a dichiararsi italiani - orgogliosamente, senza indugi e in gran numero - per superare la sfida del censimento ed evitare il rischio di un ulteriore declino numerico dettato dall'inaccettabile logica della "conta nazionale".
Una "conta" che il Gruppo nazionale italiano ha sempre rifiutato e continua fermamente a respingere.
Un'occasione, inoltre, per illustrare l'articolata campagna promozionale e di informazione condotta in questi giorni dall'Unione Italiana e dalle altre istituzioni della minoranza, contrassegnata dall'invio di decine di migliaia di lettere e volantini ai connazionali, dall'affissione di manifesti, dalla realizzazione di video e spot pubblicitari diffusi dai principali organi d'informazione, radio e TV, su tutti i social, e fare il punto sugli sforzi che si vanno profondendo per affermare il diritto di dichiararsi italiani.