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Il ministro degli interni sloveno Aleš Hojs è finito nuovamente al centro di critiche e polemiche. Avrebbe infatti inviato un documento al direttore generale facente funzione della polizia Andrej Jurič, nel quale chiede la revisione di alcune indagini già concluse, condotte dall'Ufficio investigativo nazionale. Pronta la reazione dell'opposizione, che ha accusato il ministro di abuso di potere.
Causa il Coronavirus in diverse strutture di villeggiatura della Croazia si nota meno ospiti rispetto alle stagioni precedenti, tuttavia il progetto "una stagione turistica sicura" -che vede la collaborazione tra i poliziotti croati e di altri paesi europei- non si è fermato. Nelle pattuglie miste, gli agenti stranieri offrono assistenza e informazioni ai connazionali agevolando così le procedure in caso di reati o incidenti. A Pola nelle pattuglie miste è attivo uno dei tre poliziotti sloveni.
Non si ferma il flusso di migranti che, percorsa la rotta balcanica, giungono in Friuli Venezia Giulia. Le forti tensioni che hanno generato le proteste dei migranti in quarantena presso l'ex caserma Cavarzerani di Udine e la difficoltà di trovare strutture disposte ad ospitare i nuovi arrivi, sono stati i temi principali di due distinte manifestazioni organizzate nella città friulana da Lega e Partito Democratico.
Arena International è il nome che la direttrice artistica Tatiana Šverko ha voluto dare diciannove anni fa ad una delle più importanti manifestazioni musicali istriane. Malgrado la pandemia, anche quest'anno la manifestazione avrà luogo a Pola e il suo concerto di gala, dal titolo "Il patrimonio musicale istriano dal passato a oggi", si svolgerà alla Chiesa dei Sacri cuori di Pola.
Il ministero della salute, quello del lavoro e le residenze per anziani stanno mettendo a punto un protocollo da seguire in un'eventuale seconda ondata virale. Il nodo centrale riguarda il trasferimento degli anziani contagiati in altre strutture.
È stato aggiornato a 157 il bilancio delle vittime dell'esplosione che martedi' sera in Libano ha devastato il porto di Beirut e i quartieri circostanti. Decine le persone ancora disperse, mentre i feriti sono oltre 5 mila. Nel Paese sono giunti i primi aiuti umanitari da parte della comunità internazionale. Il presidente francese Emmanuel Macron, in visita oggi alla capitale libanese, ha garantito l'impegno a coordinare la macchina dei soccorsi, ma ha strigliato le autorità locali a combattere la corruzione e ad attuare le riforme per risollevare le sorti già precarie del Libano.
La Croazia ha ricordato oggi la "Giornata della vittoria, del ringraziamento alla patria e dei difensori croati", nonché il 25° anniversario dell'Operazione Tempesta. La celebrazione centrale si è svolta a Knin, alla presenza delle massime cariche dello stato. Sul fronte sanitario, nelle ultime 24 ore nel paese si sono registrati 58 contagi da coronavirus. Nella regione litoraneo montana 2 contagi e in Istria zero.
L'andamento dei contagi in Italia rimane altalenante: 384 le nuove positività al Coronavirus registrate quest'oggi, il doppio rispetto a ieri. 10 i decessi, fermo a 41 il numero dei ricoveri in terapia intensiva, 210 le guarigioni. Il Premier Conte ritiene comunque di poter escludere nuovi lockdown. "Il ritorno alla normalità è vicino" assicura. Intanto il Governo prepara il nuovo "Decreto Agosto".
È salito ad almeno 135 morti il bilancio -ancora provvisorio- della spaventosa esplosione avvenuta ieri sera al porto di Beirut in Libano, dove a saltare in aria è stato un magazzino di materiale altamente esplosivo. I feriti sono diverse migliaia e gli ospedali sono al collasso. La comunità internazionale ha messo a disposizione aiuti al Paese dei cedri. Le autorità di Beirut hanno annunciato un'indagine per far luce sull'esplosione, che potrebbe essere frutto di negligenza.
Nelle ultime 24 ore, in Slovenia si segnalano 18 nuovi contagi e un decesso. 22 le persone ricoverate. Gli infettivologi richiamano nuovamente al rispetto delle norme igienico-sanitarie e precisano che non tutte le pesone che hanno bisogno di cure ospedaliere sono anziane.
Ieri sera diverse zone di Slovenia, Italia e Croazia, in particolare l'Istria, sono state colpite da una fortissima ondata di maltempo. Nel capodistriano, in pochi minuti la pioggia ha allagato le rive, mentre Umago è stata raggiunta da trombe d'aria con raffiche di vento sino a 150km orari. La situazione sta lentamente tornando alla normalità; i danni materiali non sono ancora quantificati, ma sono sicuramente ingenti.
Il maltempo di ieri sera e questa notte è stato generato dallo scontro tra una cospicua massa d'aria calda e umida formatasi sull'Adriatico, con un fronte d'aria più fredda e secca proveniente dall'Atlantico. Anche se l'epicentro della perturbazione è stata la nostra zona, sono state colpite anche quelle limitrofe. Dal Fiuli Venezia Giulia, passando per la Slovenia centrale, fino all'area di Zagabria.
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