Garantire al più ampio numero di persone il diritto alla pratica sportiva senza alcuna discriminazione: questo l'obiettivo principale per cui le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata mondiale dello sport per lo sviluppo e la pace. Lo sport, il gioco e l'attività fisica possono diventare strumenti validi per la promozione di un'ampia gamma di diritti umani: dalla salute alla socializzazione, dal divertimento all'educazione civica, dalla coesione sociale al dialogo interculturale. Va anche sottolineato il contributo alla crescita della persona, dal punto di vista fisico, sociale, emotivo, intellettuale e della personalità nel complesso. Sport, attività fisica e gioco rimangono quindi strumenti importanti per lo sviluppo di individui, gruppi e comunità in tutto il mondo, non solo nei paesi in via di sviluppo come si potrebbe pensare in modo superficiale.
"Penso che tutti devono avere le stesse opportunità e che il diritto allo sport deve essere garantito a tutti" spiega , giurista di formazione e tennista per diletto. "Lo Stato ha l'obbligo positivo di fornire programmi a supporto delle varie attività sportive. Penso inoltre che lo sport deve supportare l'uguaglianza - prosegue il lettore di Diritto Costituzionale alla Facoltà di Amministrazione presso l'Università di Lubiana - specie in relazione alle varie forme di discriminazione che osserviamo quotidianamente sui campi sportivi".
"Lo sport deve supportare anche il diritto alla salute, riconosciuto a livello internazionale quale elemento fondamentale per migliorare gli standard di vita, per cui può e deve migliorare anche la salute: mi riferisco soprattutto al livello ricreativo - conclude il Presidente del club tennistico di Krško - che può essere l'accesso anche allo sport professionistico".
Antonio Saccone