
Ravvisate carenze, errori, imperfezioni e sviste relative al bilinguismo nella segnaletica delle arterie della penisola istriana, già lo scorso anno era stato sottoscritto un accordo pluriennale per migliorare le tabelle stradali. E se nella prima fase, per un importo di 50 mila euro, era prevista la raccolta di dati e il rilevamento delle indicazioni di eventuali difetti linguistici ora, con altre 50 mila, si passa alla loro correzione che andrà avanti pure nel 2026 come previsto dalla proiezione finanziaria regionale. Come rilevato dal governatore Boris Miletić, l’intervento rientra nelle iniziative che promuovono la specificità regionale ossia il bilinguismo. “È questa l’unicità dell’Istria, in cui convivono due culture autoctone”, ha detto lo zuppano spiegando come “la segnaletica stradale bilingue, oltre che a garantire l’attuazione dei diritti minoritari, contribuisce a preservare e rendere visibile a tutti questa ricchezza culturale e linguistica.” David Stankić, direttore del ŽUC ha spiegato che dopo aver completato l’analisi della situazione si passa ora alla fase della gara d’appalto e alla realizzazione del progetto di implementazione della segnaletica che prevede almeno 200 nuove tabelle nell’area di tutte e 17 le municipalità bilingui della penisola. Espressa soddisfazione dalla vicepresidente della Regione Jessica Acquavita e dall’assessore per la minoranza italiana e gli altri gruppi etnici Tea Batel che hanno promosso e sostenuto il progetto. Acquavita e Batel hanno successivamente siglato con i sindaci o rappresentanti delle località istriane bilingui l’acquisizione e applicazione di Trados, il software centralizzato per la gestione, modifica e revisione dei progetti di traduzione. Uno strumento di traduzione assistita, si è sentito dire, importante nell’ottica dell’unificazione della terminologia amministrativa.
L.P.A