Da tempo si indagava sulla presunta corruzione relativa alla gestione dei fondi destinati alla ricostruzione degli edifici distrutti o danneggiati dal terremoto del marzo 2020 a Zagabria e dintorni. Ebbene le manette sono scattate ai polsi dell'ex assistente del Ministro della Cultura e dei Media e attuale capo conservatori nell' amministrazione per la protezione del patrimonio culturale Davor Trupković, quindi di Almin Đapo ex preside della Facoltà di Geodesia e di Boško Pribičević ex docente della stessa istituzione. In poche parole, Trupković si sarebbe adoperato per affidare alla Facoltà di geodesia il compito di valutare i danni della scossa sismica al patrimonio culturale. Però la facoltà non possedeva né personale ne strumenti adeguati a tale operazione poi affidata a una società commerciale controllata da Đapo e Pribičević. Intuibile il resto della vicenda: dunque costi gonfiati e scadente qualità del lavoro. La ministra della Cultura e dei Media Nina Obuljen Koržinek ha dichiarato alla Televisione pubblica che grazie ai meccanismi di controllo interni sono stati evitati danni finanziari per 3,2 milioni di euro alle casse europee e al bilancio di stato. Per il ministro degli interni Davor Božinović, l'arresto dei tre è la prova del funzionamento delle istituzioni croate che in questo caso hanno collaborato con quelle europee.
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