Foto: Pixabay
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A ridosso dei confini si assiste ai primi incolonnamenti stagionali segno che il turismo sta prendendo quota. Nel paese stanno soggiornando 230 mila villeggianti secondo i dati del sistema informatico eVisitor e quelli più numerosi sono gli Sloveni, seguiti dai Polacchi, Tedeschi, della Bosnia ed Erzegovina, nazionali e Austriaci. Le destinazioni più gettonate sono Ragusa-Dubrovnik, Rovigno, Parenzo, Umago e Spalato. Dall'inizio dell'anno a questa parte nel paese si sono registrati oltre 2,3 milioni di arrivi e 6,3 milioni di soggiorni, con l'aumento rispettivamente del 6 e del 3 percento su base annua. Intanto come riporta la Televisione pubblica, in seguito all'aumento dei costi di gestione, il 60 percento delle aziende turistiche intende rincarare le tariffe del 5%. Intanto l'Associazione croata dei datori di lavoro richiama l'attenzione sul fatto che i turisti in Croazia spendono in media molto meno che altrove. Ossia 150 euro al giorno contro i 250 euro in Spagna e Italia e 550 euro in Francia. Tutto colpa - dice - delle sistemazioni che nella maggior parte dei casi non sono di alto livello e di riflesso meno costose. Infatti, solo il 9,5 percento dei posti letto è negli alberghi, il resto nei campeggi e presso gli affittacamere privati. In Grecia invece si è a quota 71 percento, in Spagna 53 e in Italia 43 percento. Pertanto, l'associazione sollecita investimenti nelle strutture alberghiere privilegiate dai vacanzieri più danarosi.


Valmer Cusma