A Zagabria in questi giorni sono sempre più lunghe le code davanti all'Istituto croato di Sanità Pubblica per fare il test della pertosse. Finora sono stati individuati 1047 casi. Si tratta del numero più alto registrato in questi ultimi 40 anni e i principali focolai si trovano a Zagabria e in Dalmazia.
Sino ad ora fortunatamente non ci sono stati decessi, ma l'attenzione da parte delle autorità sanitarie resta alta visto che la pertosse rappresenta ancora una causa di morte significativa tra i neonati al di sotto dei sei mesi. La pertosse è, infatti, una malattia respiratoria che si trasmette per via aerea causata da un batterio che si trova nella prima parte dell'apparato orofaringeo. A caratterizzarla la forte tosse che può durare sino a due mesi.
In Croazia la vaccinazione contro questa infezione è obbligatoria e l'anno scorso, hanno fatto sapere dall'Istituto, risultava vaccinato con la prima dose il 92% della popolazione. Una dato che dimininuisce se si considera la contea di Ragusa- Neretva dove solo l'80% dei residenti risulta vaccinato con la prima dose, il 70% con la seconda e solo il 35% con la terza.
Barbara Costamagna