Foto: Radio Koper
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Con tale approvazione, il confine temporaneo della zona economica esclusiva dichiarata dalla Croazia nel Mar Adriatico, sulla base della decisione del Sabor del 2021, è diventato permanente con la linea di delimitazione con l’Italia. Era il 2022 quando Zagabria ha istituito tale confine, processo che era già stato portato a termine da quasi tutti i paesi del Mediterraneo, compresa l’Italia, ad eccezione di Grecia e Turchia. Ma fino a quanto può estendersi tale zona? In conformità con il diritto internazionale, la zona economica esclusiva può arrivare fino a 200 miglia nautiche dalla costa, ma visto che il Mar Adriatico non raggiunge tale soglia, è nata la necessità di raggiungere un accordo sulla delimitazione con l’Italia. Durante il processo di definizione delle zone, Roma e Zagabria hanno informato Lubiana di tale sviluppo, che però, in base alla decisione del Tribunale arbitrale, non ha il diritto di dichiarare una propria zona economica esclusiva. A tal proposito però la Slovenia ha presentato la propria posizione, secondo cui la dichiarazione delle zone di Croazia e Italia non devono “pregiudicare in alcun modo i diritti riconosciuti dal diritto internazionale ed europeo". Con la legge approvata dal governo croato, come hanno commentato le autorità di Zagabria “dopo il Trattato di Osimo del 1975 che ha determinato la linea di demarcazione delle acque territoriali tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica Italiana, nonché l’Accordo del 1968 e la sua precisa determinazione da parte dell’Intesa del 2005, la questione della delimitazione tra Croazia e Italia è definitivamente risolta e completata”.

B.Ž.