Obiettivo delle misure - ha spiegato il premier Plenković - contenere il costo dell'energia e contribuire alla riduzione dell'inflazione. E sono 389 i milioni di euro previsti a garantire prezzi inferiori a quelli di mercato di luce e gas. Posticipato al prossimo 30 settembre il termine delle tariffe agevolate per il consumo di energia elettrica non superiore ai 3 mila kilowattora semestrali. Identica quantità per le imprese, chiamate a saldare la differenza di consumo a un costo garantito che equivale 62 euro a kilowattora. Rimane uguale il prezzo del gas con sovvenzioni a famiglie e imprese. Il governo ha inoltre deciso di prorogare il "congelamento" dei prezzi di una trentina di generi alimentari. Per attenuare la morsa della crisi sulle categorie socialmente deboli saranno stanziati 114 milioni di euro. E così 830 mila pensionati, già entro la fine del mese, riceveranno un nuovo bonus "una tantum" che andrà- a seconda dell’importo della quiescenza- da 160 a 50 euro. 100 euro saranno destinati invece ai difensori croati senza occupazione. Per quanto riguarda l'assistenza sociale ai fruitori saranno garantiti, per altri sei mesi, contributi più alti mentre ai fornitori di servizi: case di riposo per anziani, attività la preparazione e consegna pasti, alle famiglie affidatarie saranno garantiti mezzi per compensare i costi di energia termica, elettrica e gas. Ricordiamo che con quest'ultimo, sesto pacchetto anticrisi, l' importo complessivo speso dalla Croazia per far fronte- prima- alla pandemia e poi alla crisi energetica supera i 7 miliardi di euro.
(lpa)