Più del 28 per cento dei voti vanno al HDZ che otterrebbe così 5 dei dodici seggi riservati alla Croazia al Parlamento Europeo. Tre andrebbero al Partito socialdemocratico con partner, al quale il sondaggio destina quasi il 18 per cento delle preferenze, 2 al Možemo/Possiamo che si aggiudica il 10 per cento mentre un seggio andrebbe rispettivamente al Movimento patriottico e al Most/Ponte. Nessuna delle altre liste, e sono - ricordiamo- complessivamente 25, non riuscirebbe a superare lo sbarramento del 4 per cento. Vi è quasi vicina però quella di Valter Flego. L'esponente della Dieta Democratica Istriana, in corsa per un secondo mandato, guida una lista sostenuta da ben dodici formazioni politiche di chiaro orientamento liberale e regionalista. Tra queste -oltre che ai Socialdemocratici, e i social-liberali- c'è quella dello zuppano del Međimurije Matija Posavec, l'Alleanza Litoraneo Montana, l'Unione Quarnero, la Lista per Fiume, i pensionati istriani, ma c'è pure il partito della minoranza serba SDSS e Milorad Pupovac è uno dei nomi sulla lista. Per venir riconfermato all'Europarlamento a Valter Flego serviranno, secondo alcune stime, dai 55 ai 60 mila voti. Non dovrebbe essere una missione impossibile, tenendo conto di quelli incassati complessivamente da DDI, Piattaforma indipendente del Nord e SDSS alle recenti politiche in Croazia e che superano le 70 mila preferenze. Da qui l'intensificata attività di Flego che in questi giorni sta accumulando consensi e sostegno in varie parti del paese e specie in Istria. Ad esprimergli appoggio in queste ultime ore vari Sindaci della penisola ma anche il Partito di Dubrovnik/Ragusa DUSTRA e lo zuppano della Regione di Sebenico e Knin Marko Jelić con la sua Azione per i Cambiamenti. Valter Flego -che nei giorni scorsi ha incontrato gli esponenti di tutte le minoranze nazionali presenti in Istria e anche quelli della Comunità nazionale italiana autoctona- può vantare il sostegno di tutte le etnie.
LPA