Secondo l'emittente televisiva RTL, alla base della strage ci sarebbero state questioni patrimoniali tra l’assassino e sua madre assistita presso la Casa di riposo per anziani di Daruvar. Le altre persone uccise dalla sua furia omicida sarebbero vittime collaterali. In mattinata – così la ricostruzione - l’ex poliziotto militare 51.enne Krešimir Pahoki di Donji Daruvar si era recato in un bar vicino al gerontocomio e dopo aver pagato da bere a tutti aveva detto che doveva fare una cosa. Si è quindi recato alla Casa di riposo iniziando a sparare con la pistola. Ha ucciso sul posto la madre, altri tre assistiti e un'operatrice sanitaria e ferito diverse persone. Poi è tornato allo stesso bar attendendo l'arrivo della polizia, arrivata poco dopo. Non ha opposto resistenza all'arresto. Nel pomeriggio all' ospedale di Virovitica è deceduta la sesta vittima. Altre sei persone sono tutt'ora ricoverate per le gravi ferite riportate. Come confermato dalla polizia croata, il killer era noto per il suo comportamento violento. Due volte è stato denunciato per violazione della quiete pubblica e una volta per violenza in famiglia. Qualcuno ha raccontato che alla base di tutti i suoi problemi c'era l'alcool che aveva avuto il sopravvento su di lui dopo il pensionamento. Il Ministro degli interni Davor Božinović ha disposto l'avvio delle indagini per fare piena luce sulla strage sanguinaria che sta avendo un grande impatto sull'opinione pubblica nel Paese. E le massime cariche dello stato hanno espresso il loro profondo cordoglio ai familiari delle vittime e augurato pronta guarigione ai feriti.
Valmer Cusma