Il direttore del Parco naturale di Capo Promontore Slobodan Belević ha annunciato che il Ministero croato della difesa ha detto sì alla richiesta di rimettere in funzione il vecchio eliporto in questo lembo di terra nell'estremo sud della penisola istriana. “Abbiamo falciato l'erba, ridipinto la segnaletica e ora stiamo collocando i cartelli di divieto di parcheggio" spiega Belević “in modo da evitare spiacevoli situazioni in caso di emergenza". La notizia è stata accolta con soddisfazione dall'Istituto formativo regionale della Medicina d'urgenza tenuto conto che non sono rari gli interventi estivi dei team di pronto soccorso medico. "Ci sono bagnanti che rimangono feriti in modo grave per tuffi in mare senza le dovute precauzioni, cadute rovinose dalle rocce e annegamenti” spiega la direttrice dell’istituto Tatjana Čemerikić “per cui il loro trasporto rapido in ospedale può essere determinante ai fini delle cure mediche.” Sull'eliporto di Capo Promontore può ora fare affidamento il servizio di elisoccorso sanitario introdotto in Croazia dal 1’ gennaio scorso con basi operative a Osijek, Zagabria, nonché sulle isole di Brazza e di Veglia. In Istria comunque sono individuati una decina di punti di decollo e atterraggio degli elicotteri, comunque in caso di emergenza allo scopo possono servire anche altre superfici a determinate condizioni. Va detto che è in piano anche l'allestimento di un eliporto presso l'ospedale di Pola, come annuncia la sua direzione, a tutto vantaggio dei pazienti urgenti provenienti da tutta l'Istria.
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