Non fa sicuramente onore alla Croazia il rapporto annuale dell'EPPO la Procura europea, relativo al 2023. Il paese, infatti, figura in testa alla classifica degli stati comunitari per numero di denunce di reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione europea. Per la precisione le denunce sono state 433 che rappresentano la percentuale più alta non solo tra i 22 paesi in cui hanno sede gli uffici dislocati della Procura, ma tra tutti i paesi comunitari. Solo l'altr'anno sono state avviati 36 indagini del peso finanziario di 69 milioni di euro. In totale finora, l'EPPO di Zagabria ha aperto 47 fascicoli di indagini per malversazioni pari a 278 milioni di euro. Di questa cifra, 29 milioni si riferiscono a frode fiscale. La Croazia rientra tra i 19 paesi nei quali l'altr'anno l'EPPO ha proceduto alla confisca dei beni di provenienza illegale, ma non solo, ha congelato conti bancari per 1,6 milioni di euro. Come si spiega l'aumento delle denunce alla Procura europea? Nel rapporto vengono indicati due fattori. Ossia la maggior fiducia dei cittadini croati nei riguardi dell'EPPO e l'aumento dei casi sospetti rispetto agli altri paesi comunitari.
Valmer Cusma