Il governo croato sta portando a termine la stesura del pacchetto anticrisi che sarà pronto alla fine della settimana prossima. Poi sarà sottoposto all'attenzione dei partner di coalizione nonché a quelli sociali, ai datori di lavoro e ai sindacati. Le misure previste raggiungono il valore di circa 800 milioni di euro, come scrive lo Jutarnji List, molto vicino al governo. Tra i vari provvedimenti, la modifica di computo dell'energia elettrica per il settore pubblico che finora pagava le bollette alla pari delle aziende che realizzano profitti. In sostanza gli asili, scuole, facoltà, case di riposo, i musei, le chiese e così di seguito saranno equiparati alle famiglie. E sembra che anche le piccole e medie imprese usufruiranno del prezzo sovvenzionato. Inoltre, verranno aiutate le categorie più a rischio come i pensionati e i disoccupati ai quali verrà versato un bonus. Ai pensionati inoltre saranno versate le aggiunte energetiche, non a tutti uguali ma in relazione alle quiescenze percepite. Sono previsti sostegni anche per gli agricoltori e i pescatori. A proposito del gas, il prezzo è regolato fino alla fine di marzo 2023 con il cofinanziamento che costa allo stato sugli 80 milioni di euro. Con lo stesso importo vengono sovvenzionate le piccole e medie imprese con il consumo di energia elettrica medio annuo di dieci gigawattora.
Valmer Cusma