Nei primi dieci mesi dell'anno la Croazia ha rilasciato oltre 147 mila permessi di lavoro agli stranieri, ben il 39 percento in più rispetto all'analogo periodo del 2022. Questo e altri dati sono contenuti nel bollettino settimanale dell’Associazione dei datori di lavoro. Dunque, cresce il fabbisogno di lavoratori provenienti d'oltre confine, innanzitutto per colmare le necessità soprattutto del turismo e dell'edilizia. Ma poi bisogna tener conto di un altro fattore, di carattere demografico. Le proiezioni indicano che entro i prossimi 20 anni il numero delle persone in età lavorativa, da 25 a 64 anno calerà di altre 400 mila unità. E già il prossimo anno in Croazia saranno occupati oltre 200 mila lavoratori stranieri mentre entro il 2030 la loro quota salirà ancora arrivando a rappresentare un quarto degli occupati complessivi. Dal canto suo l'Associazione dei datori di lavoro sollecita percorsi amministrativi più brevi per il rilascio dei permessi agli stranieri. Innanzitutto, propone di ampliare la lista delle professioni deficitarie per le quali non è necessario il test del mercato del lavoro. Poi, di prolungare il permesso di soggiorno da uno a due o tre anni e da sei a 9 mesi per i lavoratori stagionali.
Valmer Cusma