Un programma ambizioso che, nonostante le limitazioni dovute alla preoccupante situazione epidemiologica, propone dieci giornate dense di appuntamenti e manifestazioni collaterali. Prenotazioni obbligatorie perché naturalmente i posti sono limitati e già ieri si è avuto un primo piccolo assaggio con la presentazione della raccolta di poesie "Arabeska" di Drago Orlić, un'opera postuma dello scrittore e opinionista parentino, figura poliedrica che ha saputo raccontare l'Istria in mille modi diversi, scomparso nel maggio scorso. Nei prossimi giorni, in visione pure una mostra con i suoi ultimi lavori artistici e alcuni suoi cortometraggi mentre è attesa pure la presentazione del nuovo album del leggendario Franci Blašković con testi di Drago Orlić per l'appunto.
Sono complessivamente una quarantina gli appuntamenti previsti fino al 28 novembre prossimo con la partecipazione di una cinquantina di autori in maggioranza croati o provenienti dall'area dell'ex Jugoslavia, mentre nello spazio espositivo allestito negli ambienti dell'ex maglificio Arena sono presenti più di 250 case editrici che offrono più di 30 mila titoli. Da rilevare infine che il fil-rouge di questa edizione è l'amore, amore che - come diceva Arthur Rimbaud - ha bisogno di essere reinventato nella specificità di un momento carico di incertezza, cambiamento radicale e distanze drastiche.
Va detto ancora che è questa la seconda Fiera del libro in un anno dopo che la scorsa estate è stata organizzata l'edizione saltata nel 2020 causa Covid.
Lionella Pausin Acquavita