Foto: Radio Capodistria
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Un nuovo anno scolastico che arriva con pioggia e maltempo in tutto il paese e anche in Istria. Pioggia e maltempo che non sono riusciti però a smorzare l’emozione dei più piccoli, quelli delle prime classi, che zaino in spalla hanno atteso - con il batticuore - il primo squillo del campanello scolastico. Ne siamo stati testimoni all’elementare italiana “Edmondo De Amicis” di Buie dove ai 17 “primini” è stato dato il benvenuto da parte della scolaresca più grande. Un’abitudine ormai consolidata in tutte le elementari della Croazia che hanno accolto oggi complessivamente 41 mila 400 alunni di prima, un migliaio in più rispetto allo scorso anno scolastico; elementari - che nell’ insieme - sono frequentate da più di 301 mila discenti. Si aggira sui 150 mila studenti invece la popolazione scolastica nelle medie superiori. Anche qui - rispetto ad un anno fa - un migliaio gli studenti in più iscritti nelle prime classi ovvero 41 mila. Tra questi 11 mila hanno scelto i programmi liceali mentre 30 mila il triennio o quadriennio professionale. Una suddivisione che rispecchia la situazione nelle medie superiori in Istria come pure negli istituti regionali in lingua italiana. Tra le dichiarazioni fatte in questi giorni dai vertici politici, competente ministero e agenzie preposte che si sono premurati a pubblicare date e orari delle prove statali e della maturità degli esami di stato e della maturità, in questo primo giorno di scuola - forse - va rilevata e presa da esempio quella di Helena Pirnat Dragičević, difensore civico per l’infanzia che ha esortato i bambini “ad essere curiosi, aperti a nuove conoscenze ed esperienze” ed ha invitato i genitori “a non fare pressione su di loro per i voti”. Rivolta ancora a questi ultimi e ai docenti ha detto: “Rendiamo la scuola un ambiente sicuro e stimolante, non un luogo di stress e tensione”. (lpa)