Slitterà con ogni probabilità al 28 settembre, la mattinata dedicata alle interpellanze che tradizionalmente apre le sedute parlamentari. Il presidente del Sabor Gordan Jandroković, ha infatti invitato tutti i club ad esprimersi in merito anche perché, come ha detto, visto l'impedimento del premier, alle domande potranno eventualmente rispondere solo i competenti ministri. Immediata la risposta di Peđa Grbin, leader dei socialdemocratici, che informando della riunione dei partiti di opposizione svoltasi in mattinata, ha detto: "Troppe e troppo importanti per il paese sono le questioni che vogliamo sottoporre all'attenzione di Plenković per non vederlo presente". È con la truffa dell'INA che l'opposizione di centro sinistra e di centro destra, si prepara ad attaccare il governo. "L'esecutivo continua a occultare dati che dovrebbero essere di dominio pubblico", ha affermato Grbin aggiungendo di avere inoltrato regolare procedura per ottenerli. "A Plenković e a Jandroković la decisione se perdere altro tempo o affrontare la realtà dei fatti". Dello stesso parere pure Nikola Grmoja esponente del Most (Ponte). "Non si può rinviare la discussione sulla truffa nazionale del secolo" ha detto l'esponente della formazione di centro destra auspicando un intervento a distanza, in video conferenza del capo del governo. Grmoja ha inoltre affermato che lo scandalo INA non è l'unico a far tremare il paese poiché situazioni simili sono presenti in quasi tutte le aziende di proprietà statale. (lpa)
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