In Croazia la Legge sull'educazione prescolare e l'istruzione dice che le paghe delle maestre d'asilo e quelle degli insegnanti di scuola elementare devono essere uguali. Nella prassi non è cosi. Le maestre d'asilo intascano quasi 600 euro in meno al mese e a conti fatti in un anno gli insegnanti guadagnano circa 7000 euro in più. Ecco dunque il motivo della protesta in molte città della Croazia tra le quali Pola. Qui il comizio al quale hanno partecipato sulle 200 educatrici è stato organizzato dal Sindacato dell' Istria, del Quarnero e della Dalmazia. La sua presidente Marina Cvitić ha richiamato l'attenzione sul degrado della professione causa il quale si assiste alla fuga delle maestre d'asilo verso altre occupazioni come nei centri commerciali oppure la pulizia degli appartamenti turistici. "Proprio per questo - ha detto - oggi in Croazia mancano sulle 5.000 educatrici rimpiazzate alla meno peggio da personale non qualificato". Doveroso ricordare che il fondatore delle scuole è lo stato mentre quello degli asili sono le autonomie locali. L'amministrazione cittadina di Pola giorni fa aveva offerto l'aumento salariale desiderato a tappe entro il primo settembre del 2026 spiegando che non può fare di più perchè il bilancio non lo permette. L'offerta è stata respinta per cui lo sciopero della categoria è un'ipotesi sempre più reale.
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