Dopo settimane di polemiche e attriti che hanno coinvolto un po’ tutti ovvero sia maggioranza che opposizione di destra e di sinistra, alla fine Milorad Pupovac è stato eletto con 109 voti favorevoli, 20 contrari ed uno astenuto. Oltre che ai deputati HDZ, favorevoli pure quelli del Partito socialdemocratico e di Možemo/Possiamo. Contrario il Movimento patriottico che però con l’HDZ forma la maggioranza. La candidatura di Pupovac – ricordiamo- arrivata dal Club dei deputati etnici ha fatto subito discutere ed anche oggi la parte ultraconservatrice ha problematizzato il fatto che Pupovac si dichiara parte dell’opposizione mentre la presidenza della Commissione rientra nella quota della maggioranza. Il Movimento patriottico nei giorni scorsi aveva addirittura minacciato di abbandonare l’esecutivo e dopo che già nelle trattative per entrarvi aveva condizionato la partecipazione con l’estromissione del Partito Democratico indipendente serbo che esprime i tre deputati della minoranza serba, tra cui Pupovac. L’“accadizeta” del premier Plenković, comunque, non si è fatta intimidire e come precedentemente annunciato ha votato per l’esponente serbo poiché proposto e sostenuto dal club delle minoranze. La stessa considerazione è stata fatta dall’ SDP che ha rispettato una prassi ventennale. Per quanto riguarda il dibattito da segnalare il duro confronto tra i partiti conservatori e di destra, mentre non è andata a segno la proposta del Most/Ponte che avrebbe voluto privare l’SDSS di tutte le funzioni parlamentari ottenute dalla quota dell’opposizione. Da ricordare infine che il Comitato per i diritti umani e i diritti delle minoranze oltre che al presidente Milorad Pupovac e alla vice Boška Ban Vlahek (SDP) conta altri 13 membri tra i quali i 5 deputati delle rimanenti comunità nazionali. (lpa)
Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca