Inviata in procedura due mesi fa dai deputati SDP, ora la richiesta di far sciogliere il Parlamento è stata sottoscritta da tutti i partiti dell'opposizione sia quelli di centro destra sia del centrosinistra. Questi ultimi in mattinata hanno fatto sapere che è giunto il momento di chiudere il mandato e andare al voto visto il comportamento della maggioranza che è stato definito "poco ortodosso". La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la recente nomina di Ivan Turudić a nuovo Procuratore di Stato. La designazione del controverso giudice, arrivata dopo settimane di polemiche e duri confronti, continua dunque a tenere banco e a dividere il Paese. L'opposizione che al momento del voto al Sabor, il 7 febbraio scorso aveva definito la nomina di Turudić un crimine contro lo Stato e un assalto alla magistratura, non demorde. E non demorde nemmeno il capo dello Stato, Zoran Milanović, che ieri ha definito il premier, Andrej Plenković, un "bugiardo e manipolatore" che a tutela dei propri interessi non rinuncia a designare importanti incarichi a persone corrotte. Non si è fatta attendere e non si è risparmiato il capo del governo che in un comunicato ha definito Milanović "un primitivo che contamina lo spazio pubblico con menzogne e diffamazioni". Ritornando alla seduta parlamentare sullo scioglimento del Sabor facile dunque prevedere nuove scintille anche perché i deputati HDZ si dichiarano pronti a rispondere a tutte le domande e provocazione dell'opposizione.
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