Mattinata di fuoco al Sabor con la maggioranza di governo compatta a difendere la nomina di Ivan Turudić e l’opposizione di centrodestra e centrosinistra contraria, anche se non sono mancate faville tra queste ultime formazioni a conferma dell’avvio della campagna elettorale, nonostante non si conosca ancora la data delle parlamentari. I deputati HDZ hanno sostenuto il candidato che il premier Andrej Plenković ha difeso a spada tratta fino all’ultimo e nonostante tutte le polemiche seguite alla pubblicazione di alcuni documenti segreti che dimostrano la vicinanza del giudice a personalità ambigue sulle quali si sta indagando o già condannate come ad esempio Zdravko Mamić e Josipa Rimac. La maggioranza ha rigettato le accuse d’imparzialità e vicinanza al partito al potere ricordando che è stato Turudić ad avviare le indagini contro l’ex premier Ivo Sanader. “Oggi gli vengono addebitati errori del passato che la sinistra al governo e i socialdemocratici dell’allora premier e attuale capo dello stato Zoran Milanović non avevano evidenziato”, la giustificazione primaria dei parlamentari accadizeta. “La nomina di Turudić è un crimine contro lo Stato e rappresenta un assalto alla magistratura”, l’opinione dell’opposizione che si è accanita sul profilo morale e professionale del candidato ritenendolo inadeguato alla funzione che andrebbe assegnata a una persona che ispira fiducia, stabilità e sicurezza. “Con la sua designazione si vanno a tutelare le malefatte del premier Plenković e del suo partito che è un’organizzazione criminale”, si è sentito dire in Parlamento dove comunque Turudić ha ottenuto la maggioranza necessaria a ricoprire l’importante carica giudiziaria dal maggio prossimo, quando scade il mandato all’attuale procuratore di stato Zlata Hrvoj-Šipek.
Lionella Pausin Acquavita
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