Numeri in aumento oggi anche per quanto riguarda la Regione istriana che segnala 79 casi su 554 tamponi analizzati. Nella stragrande maggioranza si tratta di positivi che provengono dal regime di isolamento, mentre nella penisola sono più di 600 i casi attivi e 536 sono le persone isolate. A livello nazionale invece preoccupano gli avvertimenti di alcune categorie di medici che, oltre che a richiedere l’introduzione di provvedimenti più rigorosi, informano del tracollo del cosiddetto sistema per il controllo dei contatti, visto che un numero sempre maggiore di nuovi contagi interessa persone che non sono in isolamento. I sanitati dicono che sempre più spesso sono gli stessi ammalati ad avvisare i loro contatti che, a seconda dei casi, possono avvertire o meno i rispettivi medici di famiglia. “La mancanza del controllo sistematico e ufficiale, che si era riusciti ad instaurare all’inizio della pandemia, contribuisce alla propagazione dell’epidemia” dicono i medici che non risparmiano critiche alle autorità che avrebbero dovuto sostenere maggiormente gli epidemiologi e tutto il settore sanitario che vi gravita attorno. La conferma arriva dalla Contea di Varaždin, una delle peggiori in Europa per incidenza del virus sul numero di abitanti, e dove solo grazie all’invio di decina di medici corsi in aiuto si riesce a fronteggiare i quasi 300 casi di positività giornalieri, ma dove i problemi maggiori continuano ad essere provocati proprio dagli ammalati che si rifiutano di indicare i propri contatti.
Lionella Pausin Acquavita