Il premier croato Andrej Plenković canta vittoria. L'impegno della diplomazia di Zagabria ha sortito i suoi effetti. La magistratura greca ha già disposto la concessione della libertà provvisoria su cauzione a oltre una cinquantina dei 102 Bad Blue Boys, gli ultrà della Dinamo di Zagabria, arrestati a inizio agosto dopo gli scontri con i tifosi dell'AEK costati la vita a un giovane ellenico. I primi gruppi di tifosi sono tornati già in Croazia. Per motivi di sicurezza hanno viaggiato individualmente. All'aeroporto di Zagabria il primo gruppo è stato accolto con applausi e una fiaccolata. Alcuni dei tifosi e di coloro che li hanno attesi allo scalo aereo hanno insultato e minacciato i giornalisti. La polizia ha arrestato e denunciato quattro persone per uso di materiale pirotecnico. I tifosi della Dinamo rientrati in Croazia su cauzione, non dovranno recarsi in Grecia per assistere alle udienze del processo a loro carico o per la lettura della sentenza. Se verranno condannati, il tempo trascorso in carcere verrà incluso nella pena. Il ministro degli Interni Davor Božinović ha detto che la polizia chiederà al tribunale di vietare ai membri dei Bad Blue Boys ritornati dalla Grecia di assistere alle partite di calcio in Croazia. In Grecia gli ultrà croati sono accusati di una serie di reati, tra la distruzione di proprietà e una rissa di massa con i tifosi dell'AEK.
(red)