Il Ministero alla difesa croato sta ultimando le ultime modifiche alla Legge sulla difesa e il servizio nelle forze armate ed i regolamenti in materia che serviranno a riaprire le porte delle caserme per i giovani che compiono la maggiore età. Annualmente sono tra i 17 e i 18 mila i ragazzi che diventano maggiorenni e si calcola che, tolti i non idonei e il grande numero dei probabili obiettori di coscienza, il numero dei diciottenni che decideranno di svolgere la naia si aggirerà tra 4000 e 4500 reclute. Non è stato ancora deciso se il servizio durerà due o tre mesi, ma nel primo caso i coscritti riceveranno un addestramento base di fanteria, nel secondo invece pure una formazione specialistica in altri settori della difesa.
Dal modello prescelto naturalmente dipenderanno pure i costi del progetto che secondo le stime di qualche anno fa potrebbe aggirarsi sulla settantina di milioni di euro all'anno. Il servizio militare obbligatorio che, come si rileva, non è mai stato abolito ma soltanto sospeso dal 2008 in qua, ripartirà il primo gennaio prossimo e si svolgerà nelle caserme di Požega, Sinj e Knin. Il ministero fa sapere che anche in questi 16 anni più di diecimila reclute hanno svolto servizio volontario mentre per i futuri obiettori di coscienza spiega che dovranno prestare servizio civile per una durata doppia a quello regolare. I loro obblighi e responsabilità saranno definiti e coordinati dal dicastero assieme alla Protezione civile, le unità di autogoverno locale e il sistema di tutela sociale. Saranno quindi preparati sul come affrontare catastrofi naturali: incendi e alluvioni, apprenderanno le basi di pronto soccorso mentre nei comuni e città contribuiranno nella realizzazione di progetti infrastrutturali e nelle attività di carattere sociale.
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