"I tagli al bilancio pluriennale dell'Unione Europea, per il periodo 2021-2027, come configurati dalla proposta recentemente presentata dalla presidenza di turno finlandese dell'UE, minacciano gli ambiziosi programmi dell'Europa comunitaria". È molto critica la nuova presidente della commissione, Ursula von der Leyen, secondo la quale sono assolutamente necessari fondi adeguati per il controllo dei confini esterni dell'UE, per la difesa, per i progetti digitali e l'economia verde. La proposta di bilancio sarà la prossima settimana all'esame del vertice comunitario, ma già adesso la presidente della Commissione boccia il documento negoziale. "Sono preoccupata, dice, per i forti tagli rispetto alla proposta della Commissione, tagli in aree strategiche come difesa e digitale". Guardando alle due voci di spesa, viene praticamente dimezzata la proposta di risorse per "sicurezza e difesa". Ursula Von der Leyen ribadisce che "non c'è alcuna voglia di sostituire la NATO, che rimane un partner strategico, però ci sono settori in cui l'Alleanza Atlantica non ha voce in capitolo, e qui l'Unione europea dovrebbe costruire la propria sicurezza".
Notevoli tagli anche per "mercato unico, innovazione e digitale", circa 30 miliardi. A preoccupare maggiormente la nuova presidente dell'esecutivo comunitario, il rischio di non poter tenere fede alla promessa di un patto per la sostenibilità ambientale, come ampiamente sottolineato anche nel discorso di investitura la scorsa settimana. Meno risorse vuol dire meno investimenti. La prima questione aperta riguarda l'ammontare stesso del bilancio pluriennale, poi si dovrà discutere in merito alla ripartizione dei mezzi che rientrano nelle spese tradizionali, tra cui fondi di coesione e agricoltura e in quelle inserite nella nuova politica comunitaria, cioè migrazioni e difesa.
Delio Dessardo