Foto: MMC RTV SLO/Reuters
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Ieri si sono tenute le elezioni in Baviera e nell’Assia. Si tratta di due tornate elettorali che sono da sempre considerate di particolare importanza per misurare i consensi sull’operato del governo federale che si trova in genere a metà del suo mandato. Una bocciatura quella di quest'anno per l'esecutivo di Olaf Scholz, visto che a primeggiare in Assia sono stati i Cristiano democratici della Cdu e in Baviera l'Unione Cristiano-Sociale (Csu), il partito conservatore bavarese (storico alleato a livello nazionale della Cdu), che ha ottenuto, però, meno di quello che sperava. Con il 36,7% dei voti, infatti, i Cristiano sociali bavaresi si ritrovano nuovamente a non poter contare sulla maggioranza assoluta dei seggi nel parlamento locale e dovranno, quindi, cercare alleati tra le altre forze politiche elette.

Durante il proprio discorso di ringraziamento domenica sera, il primo ministro bavarese uscente in quota Csu Markus Söder ha ribadito che non intende coalizzarsi né con l’Afd né con i Verdi, affermando in particolare che «le posizioni dei Verdi cozzano con le nostre». Söder ha dichiarato che, anche questa volta, cercherà un'alleanza con il partitore locale Freie Wähler, con cui ha governato per gli ultimi cinque anni.

Se i Verdi, però, hanno visto un calo ovunque, a salire tra le preferenze degli elettori tedeschi è stata l'estrema destra dell'Afd che ha ottenuto in Baviera il 14,6% dei voti e in Assia addirittura il 18,4%. Un risultato storico che conferma la crescita di consensi di questo movimento politico registrata tra gli elettori dal mese di luglio, e che influenzerà non poco i prossimi appuntamenti elettorali e l'agenda politica della maggioranza di governo, il cui operato sembra essere sempre più impopolare.

Nei prossimi mesi, quindi, si potrà capire come si riposizioneranno i partiti in vista delle prossime elezioni europee e regionali, visto che potrebbe delinearsi uno scenario nuovo con l'ascesa di una forza di estrema destra, che in alcuni dei suo gangli non nasconde simpatie per il passato nazista del paese.

Barbara Costamagna