Il candidato sloveno per il ruolo di commissario Ue, Janez Lenarčič, assegnato al portafoglio Gestione delle crisi, è stato ascoltato ieri dall'Europarlamento. Durante l'udienza ha elencato alcune delle maggiori sfide da affrontare nei prossimi 5 anni. Tra queste soprattutto le crisi umanitarie più gravi e lunghe, i sempre più frequenti incidenti causati dall'uomo, le calamità naturali, le minacce al multilateralismo a causa di un rafforzamento del protezionismo e, in fine, le sempre peggiori conseguenze causate dai cambiamenti climatici. Tutte queste sfide, secondo le parole di Lenarčič, rappresentano un’opportunità per migliorare la situazione attuale. Sarà necessario però un maggiore impegno nella risposta alle crisi, nella prevenzione e nella preparazione nonché nel rafforzare la visibilità della gestione delle crisi a livello Ue, soprattutto grazie ad una buona comunicazione.
Tra 5 anni Lenarčič desidera vedere meno sofferenza, una società più solida, un ambiente più sano e cittadini europei che credono in un futuro migliore.
Il candidato sloveno è stato ascoltato dalla Commissione per lo Sviluppo e per l'ambiente che oggi pomeriggio esprimerà il proprio voto. Ha comunque dimostrato di essere un candidato idoneo a svolgere il ruolo di commissario, di essere comunicativo, indipendente ma pur sempre legato all'Unione europea e di conoscere il settore della Gestione delle crisi. L'udienza si è svolta senza alcuna difficoltà, non si attende quindi alcuna complicazione. Soddisfatto il premier, Marjan Šarec, che in un tweet ha affermato come il candidato sloveno abbia svolto un ottimo lavoro all'udienza; positivi anche i primi commenti da parte dell'Ue.
E. P.