"Di fronte all'autoritarismo che ci circonda la risposta non è la democrazia autoritaria ma l'autorità della democrazia. Così si è rivolto il capo dell'Eliseo nella sua prima apparizione a Strasburgo. Macron ha messo in guardia contro il "fascino illiberale e gli egoismi nazionali". Dobbiamo edificare una nuova sovranità europea per dare una risposta chiara agli europei". " C'è un dubbio che attraversa molti dei nostri Paesi sull'Europa, una sorta di guerra civile europea. E proseguito: "Il modello europeo non è datato è potente ma al contempo fragile, perché la sua forza a ogni istante dipende dal nostro impegno".
Prima del termine della legislatura, Macron ha detto: Bisogna sbloccare il dibattito avvelenato sui migranti, sulla riforma di Dublino e la relocation. Il capo dell'Eliseo ha proposto un piano per finanziare le comunità locali che accolgono e integrano i rifugiati". La missione dei prossimi mesi, ha aggiunto "è difendere la sovranità europea dalle pulsioni autoritarie di chi ha dimenticato il passato. Macron ha voluto lanciare un segnale forte a chi lo ha criticato per aver spaccato l'Unione sull'attacco in Siria e al tempo stesso al gruppo di governi guidati da Olanda e baltici, contrari a qualsiasi riforma della moneta unica che superi il dogma del rigore. Rammentiamo che Angela Merkel, si è schierata contro le innovazioni proposte nei mesi scorsi da Parigi. La riluttanza sulle riforme della cancelliera tedesca rappresenta un muro invalicabile per il varo delle riforme della zona euro al consiglio europeo di giugno.
Il presidente della commissione Europea Junkerck ha ribadito che l'Europa non è solo franco-tedesca. Siamo 28, domani 27, riferendosi alla Brexit affinché il motore funzioni ci vuole l'apporto di tutti. Juncker ha chiesto di evitare divisioni, augurandosi che "il fossato che divide l'Europa tra Est e Ovest sia riempito da un'ambizione comune condivisa.